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MASSAGGIO DEI PIEDI
METODO TRADIZIONALE CINESE "ON-ZON-SU" ®

“On-Zon-Zu” si può tradurre come “arte del massaggio del piede” e consiste in antichi massaggi che possono essere usati nel campo della Riflessologia Plantare; si tratta di un Massaggio Zonale del Piede, di un’arte di Lunga Vita. Come tutte le terapie vibrazionali anche l’On-Zon-Su si basa sulla capacità di ascolto composto da apertura, attenzione e disponibilità nel presente. Lo strumento di ascolto sono essenzialmente le mani (legate strettamente al Cielo) e sono il mezzo più diretto con il quale il cuore si esprime.

Chi praticava il massaggio ai piedi, nella Cina antica, erano tradizionalmente i mendicanti, medici e monaci. Oggi i veri monaci ed i veri mendicanti non esistono più; c’è un generale relativo benessere e le malattie vengono curate dai medici. Sono scomparse alcune malattie tipiche del tempo passato ma ne sono insorte di nuove, dovute all’eccessivo uso di farmaci, all’inquinamento, alle diete troppo ricche ed alle mutate condizioni ambientali.

Nel mondo contemporaneo si dà troppa importanza alla testa e troppo poca ai piedi; si privilegiano le attività ed i lavori intellettuali e sedentari; si cammina sempre di meno. Le calzature sono considerate più dal punto di vista estetico e l’uso di materiali non naturali per fabbricare scarpe impedisce ai piedi di respirare, indebolendoli e rendendoli soggetti a malattie. Ad ogni problema nei piedi corrisponde uno squilibrio nella salute dell’organismo; bisogna riscoprire i piedi e capire la loro importanza per il nostro benessere.

Per il benessere dell’intero corpo è importante che i piedi svolgano la loro funzione in condizioni adeguate; qualora risultino dolenti o presentino anomalie possono causare l’insorgenza di posizioni scorrette, affaticamento, crampi muscolari e dolori alla schiena.

La società ha spesso imposto canoni estetici contrari alla salute: in Europa dal 1700 si considerano eleganti le scarpe col tacco alto, mentre in Cina per secoli si è seguito l’uso di fasciare i piedi alle donne dei ceti sociali più elevati. Le scarpe strette o a punta hanno provocato molti problemi di salute sia al piede che agli organi interni.

Generalmente si considerano belli i piedi piccoli nelle donne e grandi negli uomini, ma al di là delle influenze mutevoli si può intuire un’altra bellezza: quando la forma corrisponde alla funzione si ottengono armonia ed equilibrio.

L’On-Zon-Su può guarire da molte malattie, ma non è questo il suo scopo, non è la sua unica funzione. Non deve esserci fissazione sul pensiero di cosa curare, né attaccarsi al principi dualistico cura/malattia che è un cane che si morde la coda.

Sul pianeta gli uomini inventano nuove mode; si creano malattie e terapie. La terapia della musica, o dei colori, della danza e via dicendo. Tutto diventa terapia. Lo spirito degli uomini è ora molto appassionato alle terapie ed alle malattie, e questo è indice di una civiltà di “ammalati”.

Il termine “cura” deriva dal latino che significava “attenzione”, “cautela”. Oggi ovviamente ha un altro significato. Guarire, a differenza di curare, è un processo biologico, NON è un’arte. Un chirurgo può cucire una ferita ma non può guarirla, può mettere insieme le estremità di un osso rotto ma non può unire o saldare le due parti. Solo l’organismo può fare questo. Ogni guarigione è in realtà solo autoguarigione, e pertanto l’On-Zon-Su è una “cura” nel senso di attenzione, un metodo di stimolazione dei processi di auto-guarigione.

Il praticante fedele allo spirito dell’On-Zon-Su deve usare la sua mano con umiltà, col cuore e con amore. Così si libera il corpo e la mente dalle tensioni e dallo stress, da gonfiori, rigidezza, stanchezza, preoccupazione, debolezza, ed ansia. Tramite il piede si infonde gioia e rilassamento in modo che corpo e mente tornino ad avere energia vitale, per aumentare la qualità della vita

Il massaggio dei piedi è Vita, Movimento, Trasformazione, e grandi energie rinnovatrici si smuovono con l’applicazione, ma fondamentalmente è un semplice processo che attinge al ben più complesso sistema che è la forza guaritrice della Natura che ciascuno porta in sé, al fine di raggiungere integrità e salute nel corpo e nello spirito. Ma se tale forza è insita in noi, perché serve la tecnica? Non basta il riconoscere che il malessere in noi altro non è che disarmonia e squilibrio per risolvere ogni nostro problema?

Purtroppo non è così semplice. Se è vero che “la vita è il potere che guarisce” è anche vero che allontanandoci dalla Natura abbiamo oggi bisogno di un catalizzatore che permetta all’uomo di entrare in contatto con tale qualità e risvegliarla. Inoltre l’abitudine ai compromessi tra la nostra vita interiore e la società esteriore è talmente radicata da risultare impossibile un riesame del nostro modo di affrontare la Vita.

Come in uno specchio, i nostri piedi riflettono tutte le zone del corpo secondo corrispondenze reali e specifiche, grazie alle quali si ha la possibilità di intervenire per azione riflessa.

La Riflessologia Plantare considera il corpo non come un insieme meccanico si articolazioni, muscoli e tendini, ma come un organismo sensibile, che per mantenere vitalità e quindi lo stato di benessere, deve essere mantenuto in equilibrio in tutte le sue parti.

Il benessere sta dentro ognuno di noi ed il massaggio del piede, il sostegno e mezzo di contatto tra l’Uomo e la Terra, è un valido aiuto per accompagnare la persona su questa via di consapevolezza.

Il massaggio del piede è un viaggio alla scoperta di sé stessi, e non è l’operatore a decidere o condizionare, ma, come la terra con il seme, diventa il catalizzatore che permette lo svilupparsi delle potenzialità bloccate o represse. L’On-Zon-Su, praticato con attenzione e concentrazione, è un modo d’espressione capace di arricchire le possibilità esistenti e svilupparne di nuove, di affrontare in modo nuovo vecchi problemi. Il cambiamento non si ha nell’atteggiamento di fare o non-fare qualcosa a tutti i costi, né di trovare le risposte ai propri problemi; il cambiamento consiste piuttosto nell’approfondire attraverso l’attenzione e la concentrazione la vita stessa. Soltanto così questa, come un’eco, comincerà a rivelare i suoi aspetti più profondi e nascosti.

La riflessologia plantare non è propriamente una disciplina medica; sebbene faccia parte della tradizione millenaria di tutte le principali civiltà orientali è da considerarsi una "disciplina di lunga vita". Se è vero che il massaggio del piede può guarire da molte malattie, non è questo il suo scopo; non è la sua unica funzione.

È un metodo di massaggio zonale del piede, un metodo per la salute come prevenzione, mantenimento e cura; serve per conservare e migliorare la salute, equilibrare e potenziare l’energia fisica e psichica. Secondo Mak Zi, fondatore del moismo, massaggiare la testa ed i piedi è utile a tutti.

Se sorgono malattie fisiche o mentali, o perdita dell’equilibrio psicofisico, ci sono ripercussioni negative sulla vita sociale. Per aiutare gli uomini ad ottenere e mantenere la salute Mak Zi insegnò il metodo di massaggio del piede per distribuire l’energia vitale, aprire la conoscenza e calmare lo spirito per regolare e curare i cattivi stati psicologici ed i pensieri sbagliati.

È sbagliato pensare che la reflessologia sia una tecnica proveniente esclusivamente dall’oriente essendo sempre esistita in tutto il mondo. All’oriente si fa risalire la conoscenza del massaggio palmare e plantare a circa 5.000 anni fa. In India circa 4.000 anni fa furono scritti i primi “veda”, in questi libri si può leggere che i medici, per arrivare ad una diagnosi osservavano accuratamente la mano degli ammalati. Anche in Italia, precisamente in Valcamonica, è stato ritrovato un graffito con un feto rappresentato nel piede risalente a 4.000 anni prima di Cristo. A Saqqara, in Egitto, nella tomba di Akhmahor, è stata trovata una pittura murale raffigurante un medico che stimola le mani ed i piedi di un paziente.

Pare che anche i Maya e gli Inca usassero questa tecnica. In America la reflessologia è conosciuta e praticata da sempre dai nativi americani come ad esempio dai Cherokee. Il “Clan dell’Orso” che vive alle pendici dei monti Allegheny, usa la reflessologia in una cerimonia sacra cui partecipano tutti, sia sani che ammalati.

L’On-Zon-Su era in origine praticato da mendicati, medici o monaci e ciascuna categoria operava in modo differente. Il mendicante era quello con la mano più leggera: doveva far piacere alla persona massaggiata infondendo rilassamento e benessere; il medico praticava un massaggio di media forza per curare l’intero corpo; i monaci si dedicavano prevalentemente alla cura del cuore e della mente, praticando un massaggio incisivo e doloroso.


Il praticante moderno adatta la mano alle circostanze, infondendo la giusta forza perché il massaggio risulti gradevole seppure doloroso in alcuni punti, benché sempre sopportabile. La minore intensità si paga con più tempo; gli effetti di un massaggio leggero si rivelano più lentamente di quelli di un trattamento più vigoroso, ma l’efficacia è la stessa.

Era prediletto dai viaggiatori per irrobustirsi, sostenersi e mantenere una costante vitalità durante i lunghi viaggi.

Il massaggio dei piedi è fisco ma ha un fortissimo effetto sulla psiche ed è stato da alcuni addirittura paragonato alle sedute di psicoterapia. Il principio su cui si basa consiste nel fatto che ogni nostro blocco psichico si riflette nel corpo, ed in particolare sulla pianta del piede.

La millenaria esperienza e l’ampia diffusione di questa disciplina ha fatto in modo che si disegnassero diverse tavole, ciascuna delle quali ha una propria rappresentazione dei riflessi sul piede o, più precisamente, un diverso livello di approccio alla struttura psiche-soma.

Pertanto si sono venute a formare tavole che agiscono prevalentemente sul corpo esterno piuttosto che sugli organi interni o sulla psiche, fino alle caratteristiche costituzionali (o prenatali), dette del “Cielo Anteriore”. La tavola del dr. Fitzgerald non è altro che un’unione rielaborata di due tavole dell’On-Zon-Su: il “Paesaggio Interno” ed il “Paesaggio Esterno”

Il massaggio del piede ripercorre il corso di una malattia, e l’opera di rigenerazione è profonda. Ovviamente tanto più un disturbo è radicato tanto più sarà difficile “scioglierlo”, ma l’opera di auto-rigenerazione può procedere anche molto velocemente in presenza di uno stimolo adeguato e di una radicale presa di coscienza delle origini del disagio.

Stimolando le fondamentali connessioni tra mente e corpo il massaggio dei piedi risulta particolarmente efficace nell'affrontare casi di:

  • mal di testa ricorrenti di qualunque origine,
  • problemi digestivi in genere,
  • sbalzi di pressione e disturbi legati al cambio di stagione,
  • ristagno di liquidi e disturbi femminili in genere,
  • condizioni di affaticamento, stress e problemi del sonno,
  • problemi psicologici come: ansia, depressione, crisi di panico.

Il massaggio del piede smuove l’energia, riduce le tensioni, rimuove i blocchi psichici e fisici, stimola gli organi interni, rende la psiche in grado di affrontare vecchi problemi in modo nuovo ed il corpo più reattivo verso problemi cronici. Si può dire che in generale migliora la qualità della vita ed è pertanto indicata a chiunque.

L’apparente semplicità della tecnica è la sua bellezza. Viene risvegliato il potere interno di guarigione che può operare senza interferenze: un processo semplice ma dinamico.

Una seduta dura circa un’ora (mezz’ora per piede) ed è praticabile dovunque sia comodo. Non è richiesto nessun abbigliamento specifico e nessuna preparazione preliminare se non la disponibilità a ricevere e non essere in fase di digestione. In caso di necessità è anche possibile fare sedute più brevi ma in tal caso meglio concentrarsi su un unico piede per volta.

Il massaggio dei piedi non ha controindicazioni severe, anche se in talune circostanze è meglio astenersi o procedere con molta cautela, Si tratta dei casi di: gravidanze a rischio, diabete con assunzione di insulina, a seguito di interventi chirurgici recenti, cure mediche importanti in corso, infiammazioni o malattie ai piedi, ipertensione a rischio infarto o infarti recenti, cancro o tumore.

Questo perché, sebbene sia lenta, l’azione del massaggio agisce molto in profondità e potrebbe stimolare il corpo andando in conflitto con cure (come l’insulina) il cui equilibrio è molto delicato. Ancora, specialmente all’inizio, potrebbero sembrare che il disturbo si accentui; sebbene questo sia un effetto normale e passi in poche sedute, ciò potrebbe causare sbalzi di pressione pericolosi in soggetti ipertesi.

La frequenza del massaggio può essere di una o due sedute a settimana, dipendentemente dalla gravità del singolo caso. In ogni modo perché sia efficace la costanza è indispensabile si dovrebbero svolgere gruppi di 6 - 12 trattamenti consecutivi, ripetendoli eventualmente dopo un intervallo di circa un mese, anche qui dipendentemente dagli obiettivi specifici.