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IL FEGATO E LA PRIMAVERA

La primavera corrisponde alla crescita dello yang in cui le energie immagazzinate incominciano ad espandersi verso l’esterno ed è il periodo dell’anno legato all’elemento Legno il quale è associato al fegato. Il fegato è l’organo preposto a avviare e regolare questo movimento di energia; nei testi classici di Medicina Tradizionale Cinese il fegato è considerato il generale, colui che analizza la situazione, pianifica le strategie e guida le armate in modo ordinato

Il fegato è fondamentale non solo per il benessere fisico, ma anche per quello psichico poiché la sua attività influisce molto sullo stato emotivo e in caso di ristagno del Qi di fegato sarà facile farsi prendere dalla collera, frustazione e risentimento, che sono le emozioni correlate.

Il clima che danneggia il fegato è il vento, che spesso causa collo rigido o mal di testa, ed essendo la primavera dominata dal vento è bene in questo periodo aiutare il processo di disintossicazione naturale in modo da smuovere il Qi di fegato inpedendone il ristagno. Ogni disintossicazione comporta energia, perciò capita che in primavera ci si senta talvolta affaticati senza apparente motivo.

Il sapore più indicato in primavera è quello dolce del riso e dei cereali e anche foglie verdi (che è il colore del Legno), mentre sarebbe meglio evitare il consumo di cibi grassi e di natura calda o fredda. Il sapore dolce è collegato a stomaco e milza (elemento Terra) mentre al fegato è collegato il sapore agro ma quest’ultimo è tonificante solo in piccole quantità, mentre in eccesso (poiché essendo astringente ha un’azione opposta a quella del Qi del fegato) tenderebbe a disperdere e comprimere il Qi.I cibi acidi andrebbero quindi aumentati in caso di un’iperattività del fegato, denunciata da sintomi quali irritabilità, acufeni, insonnia, nervosismo, pressione alta…

Le ore del fegato e della vescicola biliare vanno dalle 23:00 alle 03:00 e il dormire in queste ore aiuta molto questi organi a lavorare meglio.

La riflessologia plantare è un valido aiuto per aiutare il fegato in questo periodo. La mappa del Cielo Posteriore, una delle tavole di lavoro dell’On-Zon-Su (il massaggio tradizionale cinese del piede) contiene proprio il drenaggio delle acque collegato al nutrimento dell’elemento Legno. Un metodo per far circolare energia e liquidi, per eliminare i ristagni e per tonificare il fegato.

Un punto di agopuntura molto importante, utile sia quando la funzione epatica è in eccesso, o in deficit è F3 (Tai Chong) che si trova sul dorso del piede in linea tra l’alluce e l’illice (il secondo dito). È spesso utilizzato in agopuntura e con digitopressione, ma è possibile stimolarlo facilmente tramite il massaggio del piede andando da F3 in giù verso l’alluce (da dove si sente l’osso del dorso, ovvero tra il primo e secondo osso metatrsale) fino ad incontrare il punto F2 (Xin Jian) per disperdere in caso di eccesso e in su invece, da F2 a F3, per tonificare. Si usa il dito indice della mano, possibilmente con la tecnica del “verme che cammina” la quale consiste nel premere con la prima falange dell’indice tenendo le altre falangi il più possibile aderenti al piede mentre si effettua il percorso.

È bene praticare esercizi di Qi-Gong che favoriscano l’abbassarsi dello yang di fegato, controllando così la collera, che tonifichino il polmone (elemento Metallo, il quale controlla il Legno) e rinforzino i reni (elemento Acqua che nutrono il Legno).